Silvano Chesani riparte da 2,18

24 Luglio 2016

Sulla strada verso Rio de Janeiro il poliziotto della Clarina ha interrotto il digiuno di gare all'aperto che perdurava da quasi tre anni

Il vicecampione europeo indoor Silvano Chesani è tornato in gara nel salto in alto a Viersen (Germania), in un meeting internazionale dedicato alla specialità. Per il 28enne trentino delle Fiamme Oro era l’esordio stagionale all’aperto, concluso con una migliore misura di 2,18 superata al primo tentativo e il quarto posto in classifica.

 

Poi tre errori alla successiva quota di 2,22 in una competizione aperta con 2,10 alla seconda prova e proseguita valicando 2,14 alla prima. Quest’anno l’azzurro ha saltato 2,30 indoor, il 13 febbraio a Hustopece in Repubblica Ceca, ma in seguito ha osservato un periodo di stop a causa di un infortunio alla caviglia di stacco. Prima di oggi, risale invece al settembre 2013 la sua ultima gara completa outdoor (2,28 al meeting di Rovereto). 

 

“Mi aspettavo qualcosa di meglio, anche se non molto di più - commenta - ma la buona notizia è che non ho avvertito problemi fisici. All’inizio però si è fatta sentire la tensione, a quasi tre anni di distanza dall’ultima vera competizione all’aperto, e l’errore in avvio si spiega così. C’è da trovare il ritmo della gara, come era accaduto quest’inverno con qualche incertezza al debutto e i progressi nelle uscite agonistiche successive. Era importante rompere il ghiaccio e insieme al mio allenatore Giuliano Corradi abbiamo visto su cosa dobbiamo lavorare, soprattutto sulla tecnica e sulla reattività nella fase finale del salto. Mancano ancora venti giorni di preparazione alla gara dei Giochi Olimpici di Rio e credo che siano sufficienti per ben figurare, perché le sensazioni sono sempre migliori”. 

 

Nel meeting il successo con 2,30 va al tedesco EikeOnnen, bronzo europeo due settimane fa, che poi tenta 2,35 senza fortuna. Seconda posizione per il britannico Allan Smith e terzo il messicano Edgar Rivera, entrambi a 2,25, quarti Chesani e l’australiano Brandon Starc a pari merito.



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