Giovanni Gatto sesto al mondo nelle siepi

15 Luglio 2018

In una giornata finale che ha proiettato la 4x400 azzurra nell'Olimpo, i Mondiali Juniores di Tampere hanno proposto anche l'eccellente sesto posto di Giovanni Gatto nei 3000 siepi

Per la terza edizione consecutiva un azzurro è tra i primi sei al mondo nei 3000 siepi. Dopo il sesto posto di Yoghi Chiappinelli nel 2014 e il quinto del 2016, ai Mondiali U20 di Tampere è Giovanni Gatto a meritarsi un'ottima sesta piazza finale con il PB di 8:52.09 che lo trasforma nel nono azzurro junior di sempre. Il 18enne trevigiano dell'US Quercia Trentingrana sforbicia il personal best di oltre quattro secondi rispetto all'8:56.84 dei recenti Cds di Bergamo e soprattutto è il primo degli europei al traguardo, nella finale vinta in volata dall'etiope Takele Nigate (8:25.35) sul keniano Leonard Kipkemoi Bett (8:25.39). Etiopia anche per il bronzo: Getnet Wale 8:26.16. Altre due volte nella storia della manifestazione gli azzurri furono sesti, con Savino Tondo nel 1988 e François Marzetta nel 2010. Si chiama Gatto ma ha un cuore di leone: si è visto da come ha saputo gestire l'impatto su una barriera, in batteria, senza perdersi d'animo, ma rimettendosi in marcia e volando verso una finale da protagonista: "Non mi aspettavo un tempo così - ammette -. Mi sentivo bene e ho cercato di gestire, poi nell'ultimo chilometro ne avevo anche per superare avversari. Gli africani non li ho tenuti in considerazione, troppo forti. Io ho fatto la mia gara. Questo risultato apre parecchie strade e lo dedico al mio tecnico Fulvio Maleville e a Pierino Endrizzi: senza di loro non sarei qui".

 

VIDEO | GIOVANNI GATTO: "NON ME L'ASPETTAVO"

 

Si chiude così un’edizione storica per l’Italia dell’atletica ai Campionati Mondiali under 20 e non solo per l’entusiasmante medaglia d’oro della staffetta 4x400 maschile nell’ultima gara in programma. La squadra azzurra guidata dal Direttore Tecnico del settore giovanile e allo sviluppo Stefano Baldini chiude con 12 piazzamenti tra i primi otto, mai così tanti in questo evento iridato.

Il massimo era finora di 10, in tre occasioni consecutive: 1990, 1992 e 1994. Nella “placing table”, quello del 2018 è il secondo risultato di sempre: per il numero di punti a quota 38, tre in meno dei 41 di Lisbona 1994, e per il 13° posto nella classifica finale, inferiore solo al 12° del 1994. Stabiliti 5 record italiani di categoria, tutti nei 400 metri o nella staffetta 4x400, a conferma dello straordinario momento di questa specialità: Edoardo Scotti (45.84) ed Elisabetta Vandi(53.24) nella prova individuale, il quartetto femminile (Camilla Pitzalis, Eloisa Coiro, Chiara Gherardi, Elisabetta Vandi con il primato di 3:35.86 eguagliato in semifinale e migliorato a 3:34.00 nella finale) e infine la fantastica vittoria della 4x400 maschile, con i campioni del mondo Klaudio Gjetja, Andrea Romani, Alessandro Sibilio, Edoardo Scotti in 3:04.05. Ma complessivamente sono stati ottenuti ben 18 record personali. Poi le prestazioni che hanno riportato gli azzurrini ai piani alti delle liste nazionali alltime, in almeno altre due gare: gli 800 metri di Simone Barontini, con il miglior crono di uno junior italiano negli ultimi 27 anni (1:47.35), e i 3000 di Nadia Battocletti, 9:13.45 come non accadeva da 39 anni. E per la prima volta il “4 su 4”: tutte e quattro le staffette hanno raggiunto la finale. Cifre che ribadiscono il valore delle prestazioni realizzate in questa rassegna.

“Sono state due settimane veramente intense e bellissime per l’atletica giovanile italiana - le parole del DT Stefano Baldini - dagli Europei under 18 della scorsa settimana a Gyor, in Ungheria, fino a Tampere. Questo Mondiale under 20 lo abbiamo preparato da lontano, dalla prima riunione di programmazione con un raduno a Grosseto post-Europei all’inizio di novembre insieme ai tecnici personali degli atleti, fondamentali per portare avanti un lavoro che ha condotto a una bella stagione indoor e che qui è esploso con gli azzurri protagonisti. Abbiamo visto davvero tanta Italia, con risultati eccellenti e poi la perla che ci mancava. Un gol da pallone d’oro che aspettavamo, ma va conquistato sul campo e i ragazzi sono stati eccezionali, battendo nettamente il record italiano, come anche al femminile. Tutti i finalisti sono stati meravigliosi. Questa squadra ha valori diversi rispetto alla media. Mi piace sottolineare l’unità di intenti con tecnici e club, si rema tutti dalla stessa parte. Alla fine i risultati poi dovevano venire e quello che abbiamo fatto, ad esempio con le staffette, è qualcosa di notevole. Ma non ci dobbiamo assolutamente fermare, i risultati dimostrano la bontà della nostra linea: tirare fuori il gesto tecnico migliore nell’occasione che conta, in funzione dell’atletica dei grandi. Più di uno di questi ragazzi potrà andare agli Europei di Berlino. Le esperienze fatte dicono che sono quasi pronti, è una soddisfazione ma non bisogna assolutamente mollare perché anche gli altri corrono, basta vedere l’Indonesia che è arrivata alla medaglia d’oro sui 100 metri. Attivi e cattivi, fino a Berlino”.

 

I PIAZZAMENTI DEGLI AZZURRI
ORO (1): Klaudio Gjetja, Andrea Romani, Alessandro Sibilio, Edoardo Scotti (4x400m)
QUARTO (2): Edoardo Scotti (400m); Carolina Visca (giavellotto)
QUINTO (2): Simone Barontini (800m); Sara Zabarino (giavellotto)
SESTO (2): Giovanni Gatto (3000 siepi); Camilla Pitzalis, Eloisa Coiro, Chiara Gherardi, Elisabetta Vandi (4x400m)
SETTIMO (1): Elisabetta Vandi (400m)
OTTAVO (4): Alessandro Sibilio (400 ostacoli); Nadia Battocletti (3000m); Sydney Giampietro (peso); Vittoria Fontana, Moillet Kouakou, Alessia Carpinteri, Margherita Zuecco (4x100m)
FINALISTI NP (2): Francesco Libera, Lorenzo Paissan, Mario Marchei, Lorenzo Patta (4x100m); Simone Biasutti (triplo, 12°)

 

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