Nulla da fare, Catherine Bertone non sarà a Doha

09 Luglio 2019

Fumata nera. Catherine Bertone non completerà il tris internazionale e dopo la partecipazione ai Giochi olimpici e agli Europei, nonostante la convocazione in azzurro, non sarà in gara ai Mondiali di atletica leggera

di Valle D Aosta

Nonostante i tentativi, sull’intero territorio nazionale, non è stato possibile reperire un pediatra disponibile a sostituire la maratoneta della Calvesi che per preparare un così importante appuntamento aveva chiesto di poter essere liberata dal lavoro in reparto, attingendo dall’ampio carnet di recuperi.

La crisi della sanità, di dimensioni nazionali, la mancanza di medici, pediatri nello specifico, si riverbera anche sul mondo dello sport e sul caso Catherine Bertone. La resa è stata formalizzata lunedì 8 luglio, da parte dei vertici regionale della Azienda USL della Valle d’Aosta e di uno sconsolato Assessore alla Sanità che si è adoperato per permettere alla campionessa 47enne pediatra aostana di partecipare al massimo evento dell’anno, rappresentando la più piccola regione d’Italia. “Ci abbiamo provato. – ha detto Mauro Baccega – ma la problematica è nazionale. Ho scritto personalmente a tutti i colleghi d’Italia, e in molti mi hanno risposto che anche loro sono in crisi.


Ho coinvolto anche la scuola di specializzazione, che si sono messi a lavorare a spada tratta, ma purtroppo non ci sono pediatri disponibili a coprire l’assenza della dottoressa Bertone”.

Catherine Bertone aveva sin da subito esternato i suoi dubbi sull’esito positivo del tentativo di sostituzione ed i fatti le hanno dato ragione.

Resta attivo il piano B per tentare la possibilità di partecipare ai Giochi olimpici di Tokyo 2020, ma per guadagnarsi il pass il Coni chiede o un piazzamento nei primi dodici dei mondiali, ipotesi ora naufragata, o un tempo cronometricamente di valore in una maratona tra autunno o inverno. Catherine e il suo tecnico Roberto Rastello hanno scelto la maratona di Valencia in programma il 1° dicembre.

“Farò una serie di gare di avvicinamento. I nazionali di Bressanone, partecipando alla gara dei 5000, – dice Catherine Bertone – e poi tornerò ad allungare. Sarò alla Mezza maratona di Aosta di fine ottobre e prenderò parte al massimo ad altre due gare, per essere pronta e tentare questa sola possibilità”.

“Facendo le opportune valutazioni, conclude Catherine - per partecipare alla mia seconda olimpiade, dovrò verosimilmente correre intorno al mio tempo migliore di 2h28’34; non sarà facile ma ci proverò”.

Chiaramente resta il “problema lavorativo” da risolvere, ma l’assessore Baccega è fiducioso: “Faremo in modo che Catherine Bertone possa prepararsi bene in ottobre e novembre; per quel periodo un sostituto in Pediatria, lo troveremo sicuramente”.

 



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