Storie e sentieri della montagna Mondiale

22 Giugno 2018

Nelle lunghe distanze, il 24 giugno in Polonia, la campionessa in carica Rampazzo e al maschile Rambaldini, vincitore nel 2016. Al via anche il 48enne De Colò e la quasi ventenne Basso, dalla Runcard all’azzurro in meno di un anno

L’Italia Team è pronto a scalare le vette dei Campionati Mondiali di lunghe distanze di corsa in montagna. Domenica 24 giugno nell’edizione numero 15 della rassegna iridata a Karpacz (Polonia) in gara otto azzurri, metà dei quali all’esordio in Nazionale assoluta ma con storie diverse, tra esperti al debutto e giovanissime speranze, oltre ad alcune conferme. La campionessa mondiale in carica Silvia Rampazzo, dopo il trionfo dell’anno scorso a Premana, stavolta non è tra le principali favorite ma la veneziana proverà comunque a inserirsi nella lotta per le posizioni di vertice. Anche tra gli uomini c’è un atleta italiano che ha conquistato il successo nel recente passato, il bresciano Alessandro Rambaldini, vincitore nel 2016. Spiccano tra gli altri i nomi di due matricole: il bellunese iridato master Daniele De Colò, classe ’70, e Cecilia Basso, quasi ventenne torinese che ha iniziato con la Runcard meno di un anno fa, la più giovane di sempre in una Nazionale assoluta di corsa in montagna e anche in questa manifestazione. Al via 76 uomini e 59 donne nell’evento inserito all’interno della Maraton Gorski, un vero festival della corsa in ambiente naturale, sul versante opposto dei “Monti dei Giganti” che avevano accolto la manifestazione nel 2013. Per due volte gli atleti affronteranno la salita e poi la discesa del monte Sniezka, alto 1603 metri. In tutto il percorso è di 36,2 chilometri con 2100 metri di dislivello positivo. Partenza alle ore 9.00.

UOMINI - Due anni fa Alessandro Rambaldini (Atl. Valli Bergamasche Leffe) riuscì a laurearsi campione del mondo nell’edizione di Podbrdo, in Slovenia, a sorpresa ma con pieno merito. Quest’anno il 37enne bresciano di Idro, in Valle Sabbia, ha messo a segno due belle vittorie in campo nazionale: il tricolore a Paratico, preceduto dal Trofeo Nasego di Casto davanti al pubblico di casa. Per questo appuntamento “Rambo” si presenta quindi in buone condizioni di forma e sarà affiancato da un altro elemento chiave della squadra azzurra: l’eterno Emanuele Manzi (Us Malonno), quarantenne comasco che proprio sui sentieri della Polonia arrivò quarto nel 2013, campione italiano di trail corto e secondo nella rassegna nazionale della specialità. Poi due esordienti con Daniele De Colò (Gs Vigili del Fuoco De Vecchi), bellunese di Agordo, che corona il sogno della maglia azzurra a 48 anni appena compiuti dopo il terzo posto tricolore e il titolo mondiale master vinto nella slovena Zelezniki.

Al debutto anche il bresciano Filippo Bianchi (Libertas Vallesabbia), 27enne di Ponte Caffaro di Bagolino, leader del Val Bregaglia Trail di Chiavenna che ha inaugurato la stagione 2018 dell’EOLO FIDAL Mountain and Trail Grand Prix e valido come prova di selezione. Non sarà al via il campione uscente al maschile Francesco Puppi, convocato per gli Europei del prossimo weekend, che però nella cerimonia di apertura di sabato pomeriggio riceverà l’oro del 2017 in seguito alla squalifica dell’eritreo Petro Mamu. Favorito lo statunitense Joe Gray, iridato in modo rocambolesco nel 2016 e quarto sulla distanza classica a Premana, ma puntano in alto anche il polacco padrone di casa Bartlomiej Przedwojewski, terzo nella classica di Zegama, e lo svizzero Pascal Egli, vicecampione mondiale.

DONNE - Nel 2017 la stagione magica di Silvia Rampazzo (Tornado), bronzo mondiale a Badia Prataglia nel trail prima della consacrazione d’oro a Premana. L’ingegnere ambientale, dopo qualche fastidio primaverile, torna in azzurro con un’altra protagonista del titolo mondiale a squadre nella scorsa edizione, la bresciana Barbara Bani (Freezone): alla terza presenza iridata consecutiva, è in crescita continua e ha vinto la prova di Chiavenna. Due le matricole anche al femminile, entrambe torinesi. La 32enne ex triatleta Camilla Magliano (Pod. Torino), rivelazione della scorsa stagione con la vittoria della tappa di Coppa del Mondo al Memorial Partigiani Stellina di Susa, è presente nonostante i problemi fisici che l’hanno condizionata quest’anno e proverà a far valere le sue indiscusse qualità. Poi la favola di Cecilia Basso (Gs Orecchiella Garfagnana), studentessa di scienze naturali, 20 anni a fine luglio: dalla Runcard alla maglia azzurra in meno di un anno. La ragazza di Settimo Torinese si è avvicinata all’agonismo solo nel mese di settembre al vertical di Ceresole Reale, con la versione Mountain & Trail della Runcard, e si è guadagnata la convocazione grazie al secondo posto tricolore del 20 maggio. Per lei un doppio record: la più giovane di sempre in una Nazionale assoluta di corsa in montagna (persino rispetto a Pina Deiana, in gara ai Mondiali del ’91 a vent’anni compiuti) e anche tra i partecipanti in questa manifestazione. Gli azzurri hanno completato la preparazione nel raduno federale a Fiera di Primiero, insieme al team per gli Europei di Skopje. La star annunciata è invece la romena Denisa Dragomir, bronzo a Premana, tra le maggiori pretendenti anche le britanniche Victoria Wilkinson e Holly Rush.

Luca Cassai

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