Mondo: il mondiale nel mirino

24 Luglio 2017

Gli ultimi risultati dall'Europa e dall'America. Record mondiale under 20 per la 4x400 maschile USA. Periscopio sui team esteri per i Campionati del Mondo di Londra 2017.

di Marco Buccellato

A pochi giorni dai campionati del mondo di Londra, si sono conclusi gli ultimi campionati nazionali in Europa, tra cui quelli polacchi di Bialystok, a quattro mesi dal trionfale Europeo indoor a Belgrado. Le sorprese non sono mancate, a iniziare dalla sconfitta di Pawel Fajdek nel martello (78,64) superato da Wojciech Nowicki (80,47, personale) e dal titolo dei 1500 uomini conquistato da uno dei migliori ottocentisti in circolazione, Adam Kszczot (3:38.31, personale), che non correva la distanza da sette anni. Sugli 800 emerge l'ennesimo poliedrico talento, Michal Rozmys (1:45.70) fresco di bronzo all'Europeo under 23 di Bydgoszcz. Dai lanci altre grandi cose: il mondiale stagionale della martellista primatista mondiale Anita Wlodarczyk (80,79, quinto risultato all-time), con progresso per Malwina Kipron (75,11), e il primato polacco del giavellottista Marcin Krukowski (88,09). Nel disco Urbanek (65,29) meglio di Malachowski (64,44). Nel peso Bukowiecki perde (20,21) contro un eccellente Michal Haratyk (21,53, personale). Nel borsino iridato salgono le quotazioni dell'astista Lisek. Dopo il 5,82 di Montecarlo eccolo salire a 5,85, personale all'aperto.

SPAGNA E SVIZZERA - Ai campionati nazionali di Barcellona il doppio successo in chiave tattica di Adel Mechaal (1500 in 3:47.17 e 5000 in 14:07.93), il primato spagnolo della pesista Ruiz (18,28), il decimo titolo del 37enne sprinter Rodriguez (10.26), i successi dell'ostacolista Ortega (13.52 con 13.39 in batteria), del quattrocentista Husillos (45.42) e di Samuel Garcia sui 200 con personale di 20.59 (sui 400 vanta un recente 45.00 in altura). Per Ruth Beitia, alla ricerca di una condizione di là da venire, tredicesimo titolo con 1,86. A Zurigo gran weekend di Mujinga Kambundji, che sfiora i primati nazionali dei 100 in 11.08 (a 0.01) e dei 200 in 22.42 (a 0.04). In forma smagliante anche Lea Sprunger, seconda in 22.56. Giallo sui 200 uomini: Alex Wilson incappa in squalifica per falsa e corre da solo in 20.24 fuori classifica. La Svizzera ha un altista: è Loic Gosch, salito a 2,26. Infine, primato nazionale di categoria per l'oro europeo under 23 Angelica Moser nell'asta con 4,61.

USA E DINTORNI - In Georgia l'ultima pedana del neozelandese Tom Walsh vale 22,04, miglior viatico per lo scontro iridato contro Ryan Crouser e Joe Kovacs. Molti chilometri più in basso il quartetto del miglio statunitense under 20 si è reso protagonista di una grande impresa ai Giochi Panamericani junior di Trujillo, in Perù. Zachary Schinnick (un bianco), Josephus Lyles, Brian Herron e Sean Hooper hanno stabilito il nuovo record del mondo di categoria in 3:00.33, migliorando il 3:01.09 del team USA a Grosseto nel 2004 (con in squadra LaShawn Merritt e Kerron Clement). Ha tremato anche l'altro record mondiale di Grosseto 2004, il 3:27.60 del team under 20 USA femminile, minacciato da vicino dal quartetto selezionato a Trujillo in 3:28.57 da Syaira Richardson, Jaevin Reed, Arria Minor e Takyera Roberson. Dalla manifestazione peruviana anche il successo del giamaicano Chris Taylor in 20.38 contro il pari categoria Tyrese Cooper (20.59), il 44.99 del 400ista delle Isole Cayman Walton, il 49.02 dello statunitense Quincy Hall sui 400hs, mondiale stagionale under 20.

LE SQUADRE DEGLI ALTRI: STATI UNITI - Dopo lo sguardo al team iridato di Trinidad e di Grenada, ecco un elenco di altre selezioni. La più attesa, gli Stati Uniti, vuole riprendersi il successo nel medagliere dopo la beffa di Pechino 2015 a firma kenyana. Una squadra fortissima selezionata ai Trials con gli inserimenti delle medaglie d'oro in carica e dei vincitori della Diamond League 2016. I nomi principali: donne con Tori Bowie, Deajah Stevens, Allyson Felix e Quanera Hayes (sprint), Kendra Harrison, Nia Ali, Dalilah Muhammad, Kori Carter e Shamier Little (ostacoli), la neoprimatista degli 800 Ajee' Wilson, Emma Coburn, Jenny Simpson e Molly Huddle (mezzofondo), Vashti Cunningham, Sandi Morris, Jenn Suhr, Brittney Reese e Tianna Bartoletta (salti), Michelle Carter e Raven Saunders (peso) e Kendell Williams (eptathlon). Uomini-punta: Justin Gatlin Christian Coleman, Fred Kerley e LaShwan Merritt (velocità), Aries Merritt, Devon Allen, Kerron Clement (ostacoli) Evan Jager, Donavan Brazier, Matthew Centrowitz e Paul Chelimo (mezzofondo), Christian Taylor, Will Claye, Sam Kendricks, Jeff Jenderson e Jarrion Lawson (salti), Ryan Crouser e Joe Kovacs (peso), Trey Hardee e Devon Williams (decathlon).

RESTO D'AMERICA - Il team Giamaica conta 50 unità. La preparazione pre-Londra sarà ultimata nell'impianto dell'università di Birmingham.

All'ultimo mondiale, Usain Bolt è la bandiera del team, che comprende sicuri protagonisti come Elaine Thompson e Omar McLeod e ripone speranze in Blake (100/200) Levy (110hs), Richards (peso), e in generale nell'arco sprint con e senza ostacoli. Cuba ha selezionato 24 atleti: in squadra le iridate in carica Yarisley Silva e Denia Caballero, l'altra discobola Yaimi Perez (di recente vincitrice su Sandra Perkovic in Francia), i lunghisti U20 Masso e Echevarria, il primatista mondiale U18 del triplo Diaz e l'ex, Martinez. Sui 110hs O'Farrill, nel decathlon Suarez, suglio 800 donne la Almanza. Quasi il doppio di nomi (47) per il Canada, con Andre De Grasse in prima linea e Derek Drouin olimpionico dell'alto. Altri pezzi da novanta: il decatleta Warner, i marciatori Thorne e Dunfee e l'800ista Melissa Bishop (1:57.01 a Montecarlo).

AFRICA, OCCHIO A VAN NIEKERK & CO. - Mai stato così forte il team sudafricano alla vigilia di un appuntamento mondiale, ma con polemiche per l'esclusione di diversi atleti in possesso del minimo. Sui social fioccano esternazioni di atleti-top. Nel team, Wayde van Niekerk e Caster Semenya sono i numeri uno. Ci sono anche lo sprinter Simbine, la giavellottista Viljoen e il trio di lunghisti, Manyonga, Samaai e Visser. Il pesista con avi italici Cremona è in squadra. In Kenya i selezionatori hanno nominato per gli 800 Rudisha e Rotich insieme a Bett e al nuovo fenomeno Korir, escludendo il terzo dei Trials, Saruni. Squadra di grandi nomi: Kwemoi, Cheruiyot, Manangoi e Kiprop (1500), Kamworor, Tanui e Karoki (10000), Wanjiru, Kirui e Kipketer (maratona), i Kipruto, Birech e il vecchio Kemboi (siepi), Yego carta nel giavellotto. Donne con Wambui (800), Kipyegon (1500), Obiri (5000), Tirop e Aprot (10000), Edna Kiplagat (per il terzo oro mondiale), la Kiprop e la Cheyech (maratona), quartetto-letale sulle siepi con Chespol, Chepkoech, Kirui e Jepkemoi. Negli altri team, sappiamo che l'olimpionico di Londra 2012 algerino Makhloufi salterà Londra per infortunio e che dal fronte Etiopia Genzebe Dibaba è ancora intenzionata a doppiare i 1500 con i 5000 e che Almaz Ayana verrà iscritta a 5000 e 10000.

EUROPA, TEDESCHI E BRITANNICI - Germania senza la pesista Schwanitz, neomamma di due gemelli, ma con carte pesanti, a partire da Röhler e Vetter (giavellotto), Freimuth e Kazmirek (decathlon), Storl (Peso); Hess (triplo), la novità Przybylko (alto), "Hulk" Harting (disco). Tra le donne la Klosterhalfen (1500), la maratoneta Tola (ex-Etiopia), la Krause sulle siepi e la Dutkiewicz sui 100hs. Harting-Müller-Rüh (disco) e Schäfer con Salman-Rath (multiple) completano l'elenco-top. British team: Mo Farah tenta l'ennesimo colpo doppio, ma la selezione ospite è ricca di assi: Pozzi (110hs), Grabarz (alto), Rutherford (lungo), il marciatore Bosworth atteso all'exploit sui 20km, la 4x100 con Ujah, Mitchell-Blake e Talbot. La selezione donne comprende Laura Muir (1500 e 5000), l'astista Bradshaw, Katerina Johnson-Thompson nell'eptathlon e nell'alto (l'altra eptatleta Lake farà solo l'alto). Un ulteriore elenco di nomi è atteso per queste ore. Ucraina con 44 atleti: da seguire Bondarenko-Protsenko (alto), Kasyanov (decathlon), Dmytrenko (marcia), la stellina Levchenko (alto). Tuttofare: doppio impegno per il francese Mahiedine Mekhissi (siepi e 1500). Formato-stakanov anche per Dafne Schippers (tutto l'arco dello sprint). La Spagna sarà priva del 200ista Hortelano, ancora in restyling dopo il grave infortunio alla mano.

ASIA, AUSTRALIA E IL TEAM ANA - Da Pechino partono alla volta di Londra 46 atleti. La pesista Gong Lijiao e il triplista Dong Bin, oltre ai fortissimi lunghisti e al gruppo dei marciatori e marciatrici (senza dimenticare l'intero arco del settore lanci femminile), rappresentano le principali chances di medaglia. Dal Giappone arriva il provetto sprinter 18enne Abdul Hakim Sani Brown, star di una 4x100 estremamente competitiva anche stavolta. Nessun astro globale, ma un team ricco di atleti con aspirazioni da finale in molti eventi. Infine il gruppo di atleti ANA, i russi autorizzati a gareggiare in ambito internazionale dalla IAAF come neutrali. I nomi più pesanti sono quelli di Mariya Lasitskene-Kuchina, dell'ostacolista Shubenkov, del decatleta Shkurenyov e dell'ex-iridato lunghista Menkov. Altri se ne sono aggiunti, come Lysenko per l'alto. A breve avremo il quadro completo.

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