Mondo: Duplantis e Co., ascesa verticale

24 Febbraio 2020

Il primatista mondiale di salto con l'asta vicino al terzo record a Clermont-Ferrand. Dietro il fenomeno svedese cresce tutto il settore. Campionati nazionali in Europa, World Continental Tour in Oceania, Van Niekerk comeback in Sud Africa.
di Marco Buccellato

MONDO CHIUDE LA CAMPAGNA D'INVERNO - Armand "Mondo" Duplantis ha chiuso la stagione indoor con l'ultimo acuto a Clermont-Ferrand. Nell'impianto del centro tecnico transalpino, lo svedese ha vinto con 6,01, effettuando tre salti molto buoni a 6,19, fallendo di poco il terzo record del mondo di una stagione al coperto straordinaria. Da 29 anni non succedeva che un astista superasse in cinque gare consecutive 6,00 o più, e naturalmente l'era era quella di Sergey Bubka. Ha perso con molto onore Renaud Lavillenie, risorto con una gara spettacolare e un 5,94 che gli inietta fiducia per la stagione all'aperto. Armand Duplantis è il picco di una specialità in grande fermento, dove tanti, in Europa e soprattutto negli Stati Uniti, si sono proiettati a misure di vertice nelle ultime settimane.

LA COMPAGNIA DELL'ASTA - Il russo Morgunov, argento europeo a Berlino, è tornato dopo un anno di stop per infortunio e ha dato discreti segnali con un top di 5,86. Regolari su livelli mai raggiunti prima, il belga Broeders, due volte in successione al record nazionale di 5,80 e il britannico Coppell (idem stessa quota). Negli USA, oltre al superman Kendricks, l'ascesa è stata massiva. Ben dieci astisti sono saliti a 5,80 e oltre, compresi quattro U23. Gli ultimi giorni hanno registrato il 5,93 di Chris Nilsen, il 5,90 in gara all'aperto in Messico di Jacob Wooten e Matt Ludgiw, dopo i progressi di Lightfoot (5,83), Pater (5,82) e Bradford (5,80). Il più giovane della covata è Ellis, classe 2000, 5,80 dieci giorni fa e 5,75 nell'ultimo fine settimana.

ZHOYA STELLA DI FRANCIA - Altro giovanissimo fenomeno, 18 anni da compiere tra quattro mesi. Sasha Zhoya, con doppio passaporto australiano e francese, ha scelto da pochi mesi di rappresentare la Francia. Ai campionati giovanili di Miramas ha riscritto il primato mondiale U20 sui 60hs con barriere da 0,99, in un favoloso 7.34 in cui ha impressionato per tecnica e rapidità di azione. In batteria, prima di assalire il mondiale di Trey Cunningham (7.40)  aveva migliorato il primato europeo di categoria del britannico Omoregie (7.50) sottraendo sette centesimi. 


CAMPIONATI NAZIONALI - Ricca tornata europea. In Germania, la numero uno del salto in lungo Malaika Mihambo ha vinto il titolo con 6,77 centrando anche il secondo posto sui 60 in 7.22, a un solo centesimo da Lisa Marie Kwayie. Risveglio-Storl. L'ex-iridato vince il peso con la miglior misura stagionale (20,58). Campioni in rodaggio: per l'oro europeo dell'alto Przybylko il titolo è a quota 2,23. A Glasgow i campionati britannici, con pochi acuti: vincono Gale l'alto con 2,27 e la Stricker il peso con 17,97. Ottimo 800 uomini con quattro sotto l'1:47.50 e successo di Learmonth in 1:46.89. Sugli 800 va ancora più forte l'ungherese Vindics, che ai campionati nazionali di Budapest firma il record ungherese in 1:46.20, mentre la ostacolista Kozak eguaglia il proprio limite sui 60hs in 7.97. Senza rivali Szucz sui 60hs uomini in 7.59. Di ritorno dal Sud Africa, Pavel Maslak ha vinto il titolo dei 400 ai campionati cechi di Ostrava in 46.12 con altri due specialisti sotto i 46.50. Svezia: acuti dal lunghista Montler (8,22), da Angelica Bengtsson (4,74) e dal pesista Petersson (20.89). 

MAHUCHIKH 2,01 - Un salto regale con ampio margine a 2,01 ha nobilitato il titolo di campionessa d'Ucraina dell'argento mondiale di Doha Yaroslava Mahuchick, che ha gareggiato senza il pungolo di Yuliya Levchenko, ferma per infortunio. La Mahuchikh gareggerà venerdì 28 nel meeting indoor norvegese di Ulsteinvik che porta il nome del suo cittadino più celebro, il campione del mondo e primatista europeo dei 400hs Karsten Warholm, che correrà i 400 contro Pavel Maslak. Altri big attesi: il cubano Echevarria nel lungo, Kendricks nell'asta, Bosse sui 600 metri. Ancora dalle pedane, il weekend ha ergistrato il 17,00 di Pedro Pablo Pichardo in Portogallo.

INDOOR USA - Detto degli astisti, riecco sfrecciare la giovanissima Tamari Davis che in South Carolina ferma il cronometro a 7.20 sui 60 metri, a un centesimo dal proprio world best U18, nel giorno del debutto da professionista. Pedane calde: crescono le astiste LeLeux-Romero (4,70) e Guy (4,61). Nel peso, 21,02 di Nic Ponzio. A Lubbock, impegnati con Angelo State Daisy Osakue e Diego Pettorossi. La campionessa mondiale universitaria è giunta seconda nel lungo (15,34) e vinto il peso con maniglia (o martellone) con 15,90. Per Diego Pettorossi (21,04 outdoor nel 2019) gran 200 indoor con personale migliorato due volte e piuttosto ampiamente. Con il 21.23 in batteria e il 21.09 della finale, ha tolto molti decimi al personale al coperto di 21.77 che risaliva a tre settimane fa. 

VIA AL CONTINENTAL TOUR - Primi due step in Oceania, a Sydney e Auckland. Sabato, nel Sydney Track Classic, 2,30 del campione della Diamond League 2018 Brandon Starc e nuovo duello sulla pedana donne tra Eleanor Patterson e Nicola McDermott, entrambe a 1,94. Ieri a Auckland la coppia vincente del peso si è scissa: Tom Walsh ha vinto la sua gara con 21,66, mentre Valerie Adams (18,73) ha perso dalla canadese Mitton, al personale con 18,84. Dal settore lanci, anche il poderoso esordio dell'oro europeo 2016 di giavellotto donne Tatsiana Khaladovich, che a Minsk ha aperto l'annata con 67,17.

VAN NIEKERK DI RITORNO - Dopo il terribile infortunio che l'ha tolto di scena per molto tempo, il sudafricano primatista mondiale dei 400 metri Wayde Van Niekerk è tornato con segnali incoraggianti in una doppia sessione di velocità a Bloemfontein, vincendo 200 e 100 in 20.31 e 10.10. Tra pochi giorni, correrà il primo 400 della stagione in un campionato regionale. 

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